Amiamo i nostri bimbi ed i nostri ragazzi allo stesso modo: questo non significa però che siano uguali! Anzi, spesso tra fratelli o sorelle, le personalità si riconoscono a chilometri di distanza per quanto sono diverse.
Riconosciamo bene, ad esempio, da quale dei nostri figli sta arrivando quel bigliettino di auguri o quel pensierino: vediamo subito come le loro personalità differenti si manifestano nella vita di tutti i giorni, anche con i gesti più comuni.
A volte questo potrebbe però costituire un ostacolo: quando parliamo delle regole che utilizziamo con loro, non ci sono differenze tra i vari figli, ma se sono molto diversi tra loro, come gestiamo questo aspetto rimanendo educativamente coerenti?
Magari uno dei nostri figli è molto estroverso ed ama particolarmente stare all’aria aperta, e allora dobbiamo raccomandarci più volte di rispettare l’orario di rientro a casa, come regola. Dall’altro canto però, un altro figlio potrebbe invece essere molto introverso, e avere un gruppo di amici più stretto che preferisce trascorrere il tempo insieme in casa nostra. In questo caso, la regola di rientrare in casa prima di un certo orario perde un po’ di significato.
Per affrontare la diversità dei nostri figli, cercare di applicare le stesse regole può risultare poco efficace, a causa delle differenze personali tra loro. Cercare di utilizzare delle regole generali, può essere una soluzione, ma è tuttavia importante cercare di non renderle troppo vaghe: in questo modo si perderebbe il significato stesso della regola, che serve ai nostri figli come un’indicazione di come comportarsi in determinate situazioni. Utilizzare una regola troppo vaga non permetterebbe loro di sapere come agire.
Una soluzione che può risultare più efficiente è allora quella di stabilire regole chiare e specifiche, che esplicitino quali siano i valori ed i principi su cui basano, e che definiscano bene la modalità d'azione più appropriata. In questo modo, avremo la possibilità di adattare queste regole alla diversità dei nostri figli, offrendo loro indicazioni solide che si adattano ai differenti stili di vita che possono preferire.
Utilizzando l’esempio di prima, possiamo esplicitare come stare lontani dalla propria famiglia di notte, o dopo un certo orario, risulta essere poco sicuro per un bambino o per un ragazzo giovane, per una serie di motivi che andremo a spiegare ai nostri figli. In questo modo la regola è espressa in modo chiaro, così come la motivazione su cui si basa, e può essere declinata in modo differente tra i due diversi figli: per il figlio più estroverso questo significherà rientrare a casa non più tardi di un orario stabilito, mentre per il figlio più introverso questo significherà salutare comunque i suoi amici ad un orario stabilito, per stare insieme alla propria famiglia.
Perciò, cerchiamo di stabilire delle regole chiare anche per noi: se siamo i primi a definire una regola che ci appare semplice, riusciremo non solo a passarle ai nostri figli evitandoci incomprensioni superflue, ma anche a declinarne nelle diverse personalità (e perciò tenendo conto dei bisogni specifici e diversi di ciascuno) dei nostri figli.
In questo modo, staremo agendo con una modalità educativamente coerente: tenendo conto della diversità dei nostri figli, ma senza per questo avere regole differenti da un figlio ad un altro.
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