Abbiamo affrontato tanti cambiamenti nella vita dei nostri figli. Da quando erano piccoli, ed imparavano a fare i primi passi, ai grandi cambiamenti che arrivavano con l’adolescenza, fino ad arrivare ad adesso: il momento in cui stanno concludendo il loro percorso alle scuole superiori.
Ormai lo sappiamo bene: ogni volta che si conclude un ciclo scolastico è come se si chiudesse un capitolo della storia di vita dei nostri ragazzi e se ne aprisse uno nuovo, con tutte i suoi pro ed i suoi contro. Tra la soddisfazione per la chiusura di un periodo di vita, l’aria di novità per quello che sta per aprirsi e un po’ di preoccupazione che ogni cambiamento porta con sé, le emozioni che si susseguono non mancano!
La fine della scuola superiore rappresenta un grande punto di svolta dei nostri figli che, ormai non più bambini, iniziano ad avventurarsi nel loro percorso di vita da giovani adulti. Nello specifico oggi vogliamo rivolgerci ad un passaggio specifico: quello tra la fine delle scuole superiori e l’inizio dell’università.
I ragazzi in questo momento della loro vita affronteranno davvero tante novità: ma, andando più nel particolare, cosa cambia?
Innanzitutto, l’università non è come una scuola superiore; non assomiglia né ad un istituto tecnico né ad un liceo. Con questo intendiamo che le modalità per orientarsi, sia dal punto di vista burocratico che concreto, negli spazi universitari, sono molto diverse da quelle scolastiche: qui i ragazzi e le ragazze saranno più autonomi anche su questi aspetti.
Una grossa parte del cambiamento che affronteranno riguarderà la responsabilità. L’autonomia di cui parlavamo poco fa, infatti, va di pari passo con la capacità di organizzazione che i nostri ragazzi inizieranno a sperimentare a 360 gradi: le università sono tutte diverse, ma la responsabilità della propria organizzazione e del proprio percorso di studi starà nelle mani di nostro figlio o nostra figlia.
Un aiuto che possiamo dare ai nostri figli in questo momento è di cercare di dare loro lo spazio per muoversi nelle loro decisioni. La scelta universitaria, non solo dell’università, ma anche di quale corso di studio, può condizionare davvero molto il futuro lavorativo dei nostri figli, ed è importante per loro avere delle figure genitoriali che diano supporto senza però rischiare di sembrare troppo invadenti. Diamo fiducia alle loro capacità decisionali e rimaniamo di sostegno quando necessario. Sono giovani adulti ormai, e per questo è corretto lasciare che si sperimentino con queste responsabilità e trovino i loro equilibri.
È possibile che, in un primo periodo, le routine dei nostri figli cambino molto: magari li vediamo svegliarsi più tardi del solito, o mangiare ad orari strani, o ancora studiare in modo diverso da quello che ci aspetteremmo.
Questi spesso non sono campanelli d’allarme, ma solo possibili segnali che i nostri ragazzi si stanno adattando ai ritmi differenti dell’università. Come dicevamo prima, nell’università i periodi di lezione e di esame sono molto differenti da quelli del liceo, così come lo è la quantità e qualità di studio da portare avanti; i nostri ragazzi per questo potrebbero aver bisogno di un periodo più lungo per comprendere come muoversi al meglio, e per trovare le proprie tempistiche.
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