Accudire un figlio è una mansione che richiede moltissime energie, e se i figli da accudire sono di più, allora segue naturalmente che l’impegno richiesto sia ancora più alto. Per riuscire a portare avanti questo compito senza rimanere a corto di energie, un’ottima strategia è quella di optare per un gioco di squadra. In questo modo, non solo potremo avere abbastanza energie per goderci il tempo passato insieme, ma i nostri figli potranno contare anche sulla presenza di più figure di riferimento, arricchendo il loro percorso educativo.
I benefici che il gioco di squadra porta nell’educare i nostri bimbi non si fermano qui; ne abbiamo molti sia per quanto riguarda noi genitori, che loro stessi. Andiamo a vederli insieme:
I nostri bimbi potranno essere esposti a persone diverse, e potranno così osservare diversi punti di vista del mondo, tramite le altre figure di riferimento. Questo permetterà loro di essere più propensi a sviluppare un’apertura verso ciò che è differente, e a comprendere come possano coesistere modalità differenti per interfacciarsi alle cose.
Avere più persone su cui contare potrà favorire serenità sia per noi genitori che per i nostri figli. Una suddivisione dei compiti educativi ci aiuterà ad evitare di sentirci esausti o sopraffatti nei momenti di difficoltà, mentre i nostri figli diventeranno consapevoli di non avere un’unica fonte su cui fare affidamento nelle occasioni in cui i genitori non sono presenti.
Di conseguenza, i nostri figli potranno sviluppare un buon senso di sicurezza, il quale è una base fondamentale per costruire, un passo alla volta, sia il proprio senso di autoefficacia che l’autostima personale.
Il senso di sicurezza è un elemento necessario per far sì che i nostri figli esplorino il mondo con serenità e curiosità: sapendo di avere delle figure su cui poter contare, si sentiranno in grado di poter mettere in gioco le proprie capacità, poiché sapranno di avere genitori e familiari da cui tornare nel caso in cui le loro capacità non siano sufficienti per il compito intrapreso.
Questo, poco alla volta, permetterà loro di interiorizzare il senso di sicurezza dato dalle figure di cui hanno fiducia: significa che lo sperimenteranno anche quando, diventando più grandi, non avranno immediatamente vicino a sé tali figure.
È importante ricordare come il gioco di squadra non sia sempre facile, poiché richiede una forte fiducia nel team educativo che viene a formarsi, che deve essere reciproca e presente in tutti i componenti.
Tuttavia, considerare i benefici che ne trarrebbe la squadra stessa ed i nostri figli, può essere una forte risorsa per farci superare tale ostacolo.
Infine, vogliamo ricordare come una squadra educativa non debba essere necessariamente composta dai soli genitori o nonni; anche amici fidati di famiglia, babysitters, o altri parenti possono costituire validi membri del team educativo. Ogni famiglia presenta situazioni personali differenti, e non esiste perciò un unico modello di squadra genitoriale su cui far riferimento, ma anzi è ottimo fare affidamento su quello che già possediamo.
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