Sul nostro blog, abbiamo parlato già diverse volte di come il ruolo del padre sia molto importante per il bambino: da sempre, il papà non solo protegge i propri figli dai pericoli, ma li aiuta anche a sviluppare molte abilità sociali gli saranno di grande aiuto .
Tramite queste abilità, infatti, il bambino sarà in grado di gestire la propria frustrazione e di sostenerla, imparando a sviluppare il proprio senso del controllo e del limite. Grazie all’aiuto del padre, il bambino esplorerà le proprie capacità imparando quali sono le proprie competenze ed abilità personali, e sperimentandole svilupperà un senso di sicurezza: tutto questo contribuirà a rinforzare l’autostima. Il papà ricopre quindi un ruolo fondamentale nell’accrescere il senso di stabilità emotiva e di sicurezza dei figli, diventando un riferimento positivo per la loro salute mentale ed il loro benessere.
Tuttavia, negli ultimi 50 anni le famiglie senza padre sono aumentate: l’Istat riporta come in Italia siano più che raddoppiate, e tutti questi importanti fattori che abbiamo nominato possono venir meno con la mancanza del papà.
Quando questa assenza viene vissuta in maniera negativa, ci possono essere delle conseguenze sul benessere dei figli:
Ma allora cosa possiamo fare per scongiurare questi rischi?
Per fare in modo che vengano mantenuti la serenità ed il benessere nel bambino dove c’è mancanza paterna, è importante guardare alle risorse e alle figure che sono invece presenti: i nonni e le nonne, partner o compagni e compagne duraturi, zii e zie, cugini e amici di famiglia fidati, insomma tutte le possibili figure stabili che ci sono nel nostro ambiente. È importante che vengano date figure di riferimento solide, che possano rappresentare dei modelli affidabili per il bambino. In questo modo, il ruolo di sviluppo dell’autostima, del senso di sicurezza di sé, e della stabilità emotiva verrà assicurato al bambino, anche senza la presenza di un papà.
È altrettanto importante essere sinceri con il proprio figlio e non nascondergli la mancanza del padre, facendo però attenzione a non inciampare nel rischio di screditare il genitore assente o di fare paragoni superflui con altre famiglie: i bambini sono molto perspicaci fin da piccoli, per cui saranno già in grado di fare un paragone e di notare una “mancanza” della loro situazione. Paragonarsi con altri o incolpare il genitore non presente potrebbe creare delle insicurezze e dei sensi di colpa verso di sé nel bambino, nonostante non sia una loro responsabilità.
Infine, è importante non lasciarsi tentare nel fare il genitore “doppio”, ossia nel rivestire il ruolo del padre assente oltre che il proprio. Ricoprire contemporaneamente due ruoli non è possibile, e rischia solo di confondere il bambino. Perciò, anche nelle regole verso i propri figli, siate chiari ma flessibili alle situazioni, senza cercare di “compensare” risultando troppo lascivi o rigidi: una via di mezzo sicura e comprensiva sarà la chiave per il benessere nella crescita del bambino.
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