I nostri figli possono sempre contare su di noi nel momento del bisogno: come genitori vogliamo passare questo messaggio sia ai nostri bimbi, che ai nostri ragazzi ed alle nostre ragazze più grandi.
Oltre ad essere presenti in quei momenti, però facciamo molto di più; tra insegnare loro le novità del mondo, nutrirli in modo salutare, giocare con loro ed accompagnarli a scuola, a fare sport e dai loro amici: insomma, ci occupiamo dei loro bisogni al meglio delle nostre possibilità.
Per fare tutto questo, sappiamo che un aiuto non solo è sempre gradito, ma è, in realtà fondamentale e necessario: per riuscire a stare al passo con tutte le responsabilità che crescere un figlio richiede, la soluzione migliore è quella di affidarci al nostro team genitoriale.
Parliamo di team proprio perché la presenza di tutti questi compiti complessi con i quali stare al passo, richiede una vera e propria squadra genitoriale, della quale facciamo parte anche noi.
Insieme alle altre figure genitoriali possiamo trovare un’organizzazione vincente, suddividendo i compiti da portare avanti in modo da riuscire a soddisfare le necessità dei nostri figli, senza però prenderci un carico troppo grande da gestire singolarmente.
A volte questo può accadere; ci sono occasioni nelle quali per imprevisti o altre motivazioni, ci ritroviamo a doverci prendere a carico un compito originariamente affidato all’altra figura genitoriale: in quei casi sentiamo quanta energia in più dobbiamo utilizzare per affrontare questo altro compito.
Cosa accade, però, quando tutti i compiti genitoriali vengono affidati allo stesso genitore in modo ripetuto e consistente?
Se viene impiegata questa modalità di suddivisione dei compiti inerenti ai propri figli, il rischio è un grande sovraccarico da parte del genitore che si sobbarca tutti i compiti, il quale verrà sottoposto ad una grossa quantità di stress che può riversarsi sia sulla componente emotiva e comportamentale, o anche in modalità psicosomatiche, e sarà il suo benessere a risentirne negativamente.
Quindi, questa modalità di gestione dei compiti porta spesso, quando utilizzata di default, anche a livelli di energia molto diminuiti con conseguente stanchezza, che sommata all’emergere frequente di emozioni negative rischia di intaccare il team genitoriale stesso, e la fiducia nei confronti delle altre figure genitoriali coinvolte.
Approcciandosi in questo modo infatti non si può più parlare di team genitoriale, poiché tutte le responsabilità ricadono sotto un singolo genitore. In questo caso la strategia più utile per ristabilire un team genitoriale saldo e coeso, è di confrontarsi rispetto a quali siano tutti i compiti da svolgere per i nostri figli, e di concordare una loro suddivisione più equa: questo ci darà l’opportunità di avere un’organizzazione più concorde con i nostri altri impegni, e con quelli delle altre figure del team genitoriale.
In questo modo, i nostri figli continueranno ad avere i loro bisogni soddisfatti e a poter contare sulle proprie figure di riferimento, senza che però questi ricadano unicamente su una singola figura. Questo inoltre costituirà un ottimo esempio per i nostri figli, che saranno esposti ad un modello di comportamento basato sulla suddivisione dei compiti, il quale mostrerà loro come evitare di assumersi un numero di responsabilità inadeguato per le loro effettive capacità: uno strumento prezioso per la loro crescita!
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