Curarsi che ai nostri bimbi non accada nulla di male è un istinto genitoriale che ci accompagnerà anche quando i nostri figli saranno adulti. Questa volontà non è altro che uno dei mille modi in cui l’amore che proviamo verso di loro si trasforma in azioni e gesti.
Quando questa volontà si trasforma in una paura ed una vera e propria preoccupazione costante, però, tende ad ingigantirsi ed espandersi anche dove non dovrebbe esserci. Ad esempio, quando raccomandiamo di non sporcare assolutamente le nuove scarpe al nostro bimbo di 4 anni, oppure quando chiediamo di non correre troppo mentre sta giocando a palla. Questi sono solo alcuni esempi, che possono sembrare piccolezze, ma se sono presenti spesso ed in molte occasioni diverse possono rivelare un comportamento iperprotettivo.
Sono molte le ricerche e gli studi che dimostrano come comportarsi in modo iperprotettivo comporti spesso ripercussioni negative sui nostri bimbi: un minor senso di autoefficacia, peggiori capacità di problem solving, minor senso di responsabilità… Ed in alcuni casi sono collegate anche ad un’insorgenza più alta di disturbi, come quelli del comportamento alimentare o i disturbi ansiosi e depressivi.
Se vogliamo cercare di non essere iperprotettivi, dobbiamo partire dalla raccomandazione o divieto che vorremmo dare ai nostri figli, ed interrogarci sul perché lo stiamo dando. Perché non deve assolutamente sporcare le scarpe nuove? Perché non deve correre troppo?
Se la risposta è che potrebbe succedere qualcosa, come ad esempio che potrebbe inciampare e cadere, forse siamo noi che stiamo correndo un po’ troppo. Perché potrebbe cadere, ma potrebbe anche non cadere. E se dovesse cadere, potrebbe anche rialzarsi e ritornare a giocare senza che accada nulla. Ciò che però è molto più probabile, è che si divertirà correndo.
Allora proviamo ad aggiungere un "se diverso: se provassimo a lasciarlo correre? Dando un esempio di fiducia nelle sue capacità, credendo in lui o in lei. Possiamo rimanere comunque disponibili nel caso in cui avesse bisogno, così da rimanere protettivi nei suoi confronti, ma non iperprotettivi.
Dare fiducia alle capacità dei nostri bimbi è una modalità che permette di rinforzare la loro autostima, piuttosto che diminuirla con comportamenti iperprotettivi. Non solo: permette anche di sviluppare, poco alla volta, un senso di responsabilità. Se il nostro bimbo dovesse veramente cadere e prendersi una botta durante la caduta, questo sarà un episodio che lo aiuterà ad apprendere come correre più attentamente, per non farsi male. Il nostro compito non sarà quello di suggerire come evitare di correre e divertirsi, ma di accompagnarlo ad apprendere come farlo e perché.
Il modo per trasformare l’iperprotezione in protezione sicura e serena allora è semplice, ma richiede perseveranza: lasciamo da parte la paura e i “potrebbe”, per far spazio alla fiducia nel nostro bimbo.
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