Diventare genitori porta con sé moltissime emozioni: tanta anticipazione per il nuovo bimbo o la nuova bimba, impazienza di conoscere la sua personalità, e anche la volontà di aiutarlo, proteggerlo, e amarlo. Tutto questo accade anche quando il figlio che sta per arrivare non è il primo, ed in questo caso si aggiungono anche altri pensieri: farlo conoscere anche al fratellino o alla sorellina che saranno impazienti di vederlo.
Nonostante questi aspetti molto simili, ci sono anche delle differenze importanti che possiamo osservare tra la nascita del primo figlio e quella del secondo (e di figli successivi).
Innanzitutto, con la nascita e la crescita del primo figlio, abbiamo acquisito una serie di esperienze in prima persona, che ci creano inevitabilmente una serie di aspettative su come sarà l’esperienza col secondo figlio. Viene perciò automatico associare la nostra prima esperienza come neogenitori a quella che sta per avvenire.
È importante ricordarci che ci saranno sia aspetti simili alla prima esperienza, ma anche aspetti molto diversi, e questo può essere anche un ottimo strumento. È utile cercare di gestire le nostre aspettative in modo realistico: è improbabile che le due esperienze saranno identiche, e tenerlo a mente ci permetterà di non sentirci impreparati al sorgere di una differenza.
Le risorse che abbiamo riguardano ciò che abbiamo appreso durante l’esperienza con il primo figlio, che ci faciliteranno alcune situazioni che possono riproporsi: se, ad esempio, abbiamo realizzato durante il primo figlio che un aiuto dai nonni aveva grandi effetti positivi, potremo chiedere loro aiuto con più anticipo.
Le esperienze che abbiamo avuto ci permetteranno di gestire le difficoltà ed i compiti tipici di un nuovo bimbo più fluidamente, e di correggere eventuali errori che abbiamo realizzato col tempo. Prestiamo attenzione però, poiché quest’ultimo aspetto può essere notato molto bene dal fratello o dalla sorella più grande. Può capitare che si accorgano che il nuovo fratellino o la sorellina abbiano delle attenzioni o delle regole diverse da quelle che venivano impiegate con lui o lei. In questo caso è importante essere aperti e trasparenti con loro, e rispondere ai loro dubbi e domande in modo sincero, per evitare che possano nascere sentimenti di invidia o ingiustizia in loro, causando comportamenti problematici.
Un altro aspetto da considerare, è che inizialmente possono presentarsi comunque sei sentimenti di invidia o gelosia da parte del fratellino: solitamente, ciò accade perché il bambino teme che l’arrivo del neonato porti a non avere più le attenzioni dei propri genitori, di cui necessita. Risulta allora molto utile rassicurarlo in modo sincero, mostrando come è vero che le nostre attenzioni andranno anche sul nascituro, ma non saranno per questo tolte da loro: il nostro amore e le nostre attenzioni non verranno meno per essere date solo all’altro fratello.
Un accorgimento che ci sentiamo di suggerire, è quello di mantenere il più possibile le abitudini che abbiamo stabilito con il primo figlio che si adattano bene alla nuova situazione familiare, e di sostituire quelle non più efficaci in modo graduale e trasparente per il figlio più grande: questo aiuterà ad interiorizzare i cambiamenti avvenuti in modo più sereno per tutta la famiglia.
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