I nostri figli stanno crescendo, magari hanno quasi finito le medie e le scuole superiori si avvicinano: l’adolescenza sta per iniziare.
È un periodo di tante novità e molti cambiamenti, e sappiamo che a tratti può essere complicato non solo per i ragazzi, ma anche per noi genitori. Proprio per questo abbiamo pensato a 5 pratici consigli per affrontare insieme l’arrivo dell’adolescenza:
1 - Non fuggire dai conflitti. Il conflitto è una parte normale e naturale di ogni relazione, soprattutto quando si attraversano momenti più delicati, come appunto quello dell’adolescenza. Sappiamo bene che durante l’adolescenza i ragazzi e le ragazze si ritroveranno ad avere una nuova voglia di esplorare il mondo in autonomia, ed il passaggio da preadolescenti ad adolescenti potrebbe arrivare con qualche attrito. Non disperiamoci però, ma affrontiamo il conflitto in modo sereno e produttivo. Questo significa cercare di avere un buon equilibrio con i nostri figli, e sapere che non tutti i conflitti nascono da un “capriccio” dei nostri ragazzi, così come non tutti i conflitti nascono per una profonda sofferenza. Dimostriamoci aperti all’ascolto, ma fermi sulle regole che vogliamo vengano rispettate, prendendoci del tempo per sottolinearne l’importanza e per offrire soluzioni ai problemi che i nostri figli possono individuare.
2 - Rimprovera il comportamento, non l’emozione. Anche se ci dimostriamo aperti al dialogo e disponibili all’ascolto, potrà comunque capitare che i nostri figli sfidino le regole che abbiamo posto poiché non le condividono, e che di conseguenza attuino comportamenti poco appropriati. In questi momenti è importante cercare di rimproverare il loro comportamento e non l’emozione che lo ha generato. Ad esempio, se ad una richiesta di stare fuori con gli amici fino a notte inoltrata ci siamo opposti, e nostro figlio se ne è andato in camera sua sbattendo la porta e mettendosi ad ascoltare la musica ad un volume molto alto, non riproveriamogli la rabbia che sta sentendo, ma concentriamoci piuttosto sui gesti che ha compiuto. Certo, sentire che nostro figlio o nostra figlia stia provando rabbia nei nostri confronti può mettere noi stessi a disagio: si tratta comunque di un’emozione spiacevole. Considerato ciò, tuttavia, sperimentare emozioni anche spiacevoli è normale, ed è normale che anche i nostri figli le sperimentino. In situazioni come queste possiamo quindi cercare di riconoscere come sia sana l’emozione che stanno provando, ma è anche importante che questa non si traduca in comportamenti aggressivi o sproporzionati.
3 - Lascia lo spazio necessario. A volte ciò di cui i nostri figli hanno più bisogno è proprio quello che (implicitamente o meno) ci chiedono a gran voce: di avere più spazio personale, solo per sé. Stare accanto a loro nei momenti di bisogno e cercare una conversazione aperta ed interessata con loro, sono ottime strategie che possono tornarci utili in moltissime occasioni, tuttavia a volte il maggior supporto che possiamo dare loro è di lasciare che gestiscano le loro difficoltà e le loro emozioni con il giusto spazio. È sano e salutare che i nostri ragazzi si approccino alle loro difficoltà utilizzando uno spazio che è solo per loro: così facendo apprenderanno un passo alla volta le modalità per gestire le situazioni più difficili, rafforzando il loro senso di autoefficacia.
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